La Filosofia
Needham ha sempre rivolto il suo interesse alle particelle sub-atomiche, il molto piccolo e alla cosmologia, il troppo vasto. Tra questi due estremi del mondo scientifico la grande varietà di onde interagisce con i molteplici materiali dell'universo. Attraverso le onde cosmiche, le onde infrarosse e la luce siamo capaci di penetrare le parti del mondo e comprenderlo un po' di più.
Questo principio è alla base del suo lavoro.
La luce, la sua interazione con i materiali e le loro superfici, la riflessione e la rifrazione combinate con la percezione dei colori compongono quei "landscapes" dai quali l'artista trae ispirazione.
Naturale conseguenza è stata quindi la scelta dell'uso del vetro come medium espressivo sul quale dipingere ponendosi nel punto d'incontro tra pittura e scultura. Nascono così le creazioni di Philip Needham: "constructions" dipinte, bassorilievi in legno, multistrato, cartone, tessuto e garza.
Nelle opere la forma tradizionale è evitata e la cornice, qualora esista, diventa parte dell'opera o è essenziale.